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Ha ancora senso mantenere in vita il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese?


Il presidente di Federparchi Basilicata e presidente del Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese ing. Domenico Totaro esprime forte dissenso e contrarietà all’emendamento dell’art.5 delle modifiche alla legge 394/91 all’esame del parlamento riguardante le attività estrattive in corso localizzate nei Parchi nazionali.

Ecco quanto dichiara e scrive sul suo profilo facebook:

Alla luce di quanto approvato ieri alla camera sull’art.5 della legge di modifica della 394/91 mi chiedo: ha ancora senso mantenere in vita il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese?

E pensare che solo pochi giorni fa la trasmissione Linea Verde metteva in vetrina le eccezionali risorse ambientali, enogastronomiche e di biodiversità del Parco più giovane d’Italia. Già il decreto istitutivo è stato un aborto giuridico e ambientale e sulla perimetrazione facendo coesistere trivellazioni esistenti e salvaguardia di biodiversità con la dicitura “fatte salve le concessioni esistenti prima della istituzione dell’Ente Parco”.

Oggi con questa decisione si impedisce da un lato di non autorizzare nuove concessioni in area Parco, e dall’altro si amplia la possibilità di varianti e opere “strettamente connesse ” alla concessioni già esistenti (traduci eventuali nuove prospezioni e nuove trivellazioni nelle aree di vecchie concessioni).

Chiederemo un incontro urgente al Ministro dell’Ambiente e faremo appello al Presidente della Regione, ai nostri parlamentari, ai consiglieri regionali, alle associazioni ambientaliste, alla comunità tutta di mobilitarsi affinché tale emendamento, nel passaggio che la legge dovrà fare al senato, sia ritirato.

Nel caso la norma rimanesse così come approvata alla camera l’Ente Parco, da me presieduto, cercherà di impugnare tale provvedimento davanti agli organi competenti perché in contrasto con la costituzione italiana e varie direttive europee sulla salvaguardia e la tutela delle risorse ambientali.

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One Comment

  1. Certo che ha senso. Senza quello ENI, Total, Shell e compagnia bella farebbero davvero carne di maiale! Ma certamente bisogna gestirlo meglio, e fare in modo di essere attivi (i.e. schierarsi contro atteggiamenti distruttivi del territorio PRIMA che questi si trasformino in provvedimenti legislativi), altrimenti i dirigenti di turno non hanno reputazione

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