Lavoro

Gentile (Confartigianato): boom in Basilicata per lavoro autonomo al femminile

La crescita del lavoro autonomo femminile è guidato dalle imprenditrici artigiane, il cui numero é aumentato dell’ 1,9% negli ultimi 10 anni. Un record in Europa e nella classifica regionale per tasso di femminilizzazione dopo il Molise seguono la Basilicata con il 26,8% e l’Abruzzo con il 25,9%. Chiudono la classifica le regioni del nord: agli ultimi tre posti troviamo rispettivamente il Veneto (19,7%), la Lombardia (18,4%) e il Trentino Alto Adige (17,6%). Solo in Basilicata le imprese di donne sono 15.747. E’ quanto sostenuto nell’assemblea nazionale di Donne Impresa Confartigianato i cui lavori sono stati coordinati, in veste di garante, dalla past president Rosa Gentile.

Il Movimento, che dà voce alle istanze e alle potenzialità di 361.000 aziende, si occupa di promuovere lo sviluppo dell’imprenditorialità femminile e di favorire la conciliazione tra lavoro e cura della famiglia, compito difficile in un Paese, come l’Italia, che investe poco in servizi sociali.
Donne Impresa si batte per affermare una significativa rappresentanza delle donne nelle istituzioni e nelle sedi decisionali e per costruire un sistema di welfare che permetta alle imprenditrici di esprimere nel lavoro e nell’impresa le proprie potenzialità, realizzando un percorso di crescita personale ed offrendo il proprio contributo allo sviluppo economico e sociale.

Non é così naturale trovare un lavoro dipendente. Una donna molto scolarizzata, che ha fatto dei master, che sa fare qualcosa e non trova un lavoro, o decide di andare all’ estero o decide di rimanere sul suo territorio e fare quello che sa. E’ questa, secondo la past president di Donne Impresa Confartigianato, Rosa Gentile, la ragione del gran numero di imprenditrici donne in Italia, che pongono il Paese in testa in Europa. ” E’ una risposta che in passato veniva data soprattutto al Sud –aggiunge – dove negli ultimi anni sta diminuendo con dati preoccupanti, e ora sta facendo la stessa cosa al Nord. E’ fondamentale continuare a fare delle politiche non finalizzate solo alle start up innovative. Bisogna fare in modo che l’ imprenditoria femminile possa nascere e continuare anche a crescere, anche dal punto di vista ‘ mentale’ e non solo numerico. Poi la scelta della dimensione deve essere interna all’ azienda”.

Confartigianato ha calcolato che il tasso di occupazione delle donne senza figli e’ pari al 55,5%, ma scende al 52,8% per le donne con figli. Addirittura il tasso di occupazione scende al 44,7% per le donne con figli tra i 25 e i 34 anni.  Conciliare lavoro e famiglia è un grande problema per le imprenditrici artigiane: il 44,3% delle intervistate denuncia difficoltà penalizzanti nel dividersi tra gli impegni lavorativi e la cura della famiglia.

Il decreto del ministro del Lavoro e del Ministro dell’ Economia e Finanze che estende alle imprenditrici artigiane la possibilita’ di usufruire del voucher baby-sitting – commenta Gentile – segna il superamento di un’ incomprensibile disparita’ di trattamento tra dipendenti e titolari d’ impresa. Apprezziamo che nella legge di bilancio, grazie anche alla nostra battaglia, la misura sperimentale prevista lo scorso anno sia stata resa strutturale per gli anni 2017 e 2018, incrementando le risorse dai 2 milioni di euro del 2016 ai 10 milioni per ognuno degli anni futuri. Ma bisogna continuare su questa strada per offrire alle donne i servizi indispensabili a conciliare il lavoro e la cura della famiglia”

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