Ancora fiamme in Basilicata. Stavolta, però, a bruciare non è un bosco bensì l’auto di un dipendente della «Sentinella», uno degli istituti privati di vigilanza a cui la Total si è affidata per la sorveglianza interna ed esterna al cantiere di Tempa Rossa.
Il fatto è avvenuto martedì notte. La vettura, una Peugeot 5008, posteggiata nel parcheggio dove lasciano le auto i lavoratori del cantiere, è andata in fiamme intorno all’una. Si presume che l’atto sia doloso anche perché, nel contempo, un’ altra auto, posteggiata nello stesso parcheggio (realizzato dalla compagnia petrolifera nella zona industriale di Guardia Perticara) è stata rubata. Questa seconda vettura (una Fiat Panda) è di proprietà dell’istituto di vigilanza, e poche ore dopo il furto è stata ritrovata abbandonata in una scarpata nel territorio di Armento.
I carabinieri della Compagnia di Viggiano hanno avviato le indagini per risalire agli autori sia del presunto raid incendiario sia del furto. Secondo una prima ricostruzione, l’incendio potrebbe essere di natura dolosa: anche se sulla vettura della guardia giurata, al momento, non sono state trovate tracce di liquido infiammabile, la circostanza che l’incendio e il furto siano avvenuti contemporaneamente fa sospettare che ci sia un collegamento tra i due episodi. I carabinieri sono al lavoro, anche se sarà complicato risalire agli autori e decifrare il movente, dal momento che non ci sono telecamere di video sorveglianza interne ed esterne al parcheggio.
Probabilmente, chi ha appiccato il fuoco voleva essere sicuro di fare un danno pesante. È così, del resto, è avvenuto visto che l’auto del dipendente è stata completamente divorata dalle fiamme. Nonostante siano arrivati tempestivamente i soccorsi, il rogo ha divorato il mezzo. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Viggiano, coordinati dal capitano Rocco de Paola, che stanno facendo tutti i rilievi di rito, sia sull’auto distrutta dal rogo che su quella rubata e poi ritrovata nella scarpata. Intanto, c’è preoccupazione tra i dipendenti dell’istituto di vigilanza «La Sentinella».
Nessuno riesce a spiegare il perché dell’accaduto. Sarnano le indagini a chiarire quello che è effettivamente successo. «La sentinella» gestisce in subappalto il servizio di sorveglianza nel cantiere di Tempa Rossa.
FONTE: Pino Perciante – La Gazzetta del Mezzogiorno