Società e Cultura

Frutta e verdura, aumenti e prodotti mancanti sul mercato italiano, e luogo di provenienza nascosta

Mi ero già occupato qualche settimana fa degli aumenti indiscriminati su frutta e verdura avvertiti dai consumatori nella città di Potenza e in gran parte della Basilicata, a causa del gelo che ha distrutto tanto, sopratutto nel metapontino e in Puglia, da dove arrivano quotidianamente prodotti ortofrutticoli e anche a Roma, nella Capitale italiana, si è avuto un crollo dal 40% al 60% circa dei prodotti in vendita per la mancanza di merce in arrivo nei mercati. Rincari record arrivati per le bietole a +350%, a +233% per i cipollotti, a +225% per gli spinaci, +170% per la lattuga, +157% per le zucche e a +150% per i cavoli, merce che non arriva più dall’Abruzzo, Molise e Puglia, come confermano gli esperti del settore con grossi timori su una situazione che non certamente potrà migliorare a breve termine e dove sono stati colpiti sopratutto i distributori che però non parlano assolutamente di speculazioni, ma di gravissimi danni all’agricoltura e a tutta la catena di distribuzione. Nel capoluogo lucano vi è ancora preoccupazione tra i negozianti ed ambulanti del settore e i tanti supermercati, dove però la vendita non è poi tanto negativa. Intanto esiste anche la preoccupazione dell’abusivismo da tenere sicuramente sotto controllo dalle forze di Polizia Municipale, mentre sulla merce continua a non comparire la provenienza della città, ma solo delle regioni o del Paese, a discapito dei consumatori che non sono mai tranquilli su nulla, in quest’Italia alla rinfusa.

di Rocco Becce robexdj@gmail.com

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