Società e Cultura

Facoltà di medicina: «Gettiamo le basi per una futura classe di professionisti in camice bianco formata in terra lucana»


«La facoltà di medicina e chirurgia in Basilicata rappresenta un sogno divenuto finalmente realtà e ringrazio il Presidente della Giunta regionale, Vito Bardi, per la fiducia accordatami. Gettiamo le basi per una futura classe di professionisti in camice bianco formata in terra lucana e questo non può che essere motivo di orgoglio per una Regione, l’unica del Mezzogiorno, ancora sprovvista di una facoltà universitaria che storicamente tende ad accrescere il prestigio di qualsiasi ateneo. Se l’istituzione dell’ateneo lucano è strettamente connessa legata alle tragiche vicende del sisma del 1980, la storia della futura facoltà di medicina è legata sicuramente alle vicende relative alla pandemia da Covid-19 e non solo. Si tratta di un obiettivo strategico a lungo rincorso dalle precedenti amministrazioni regionali e che a fasi alterne ha sempre occupato il dibattito politico.

La Giunta Bardi, sin dal principio, con il sostegno della rettrice dell’Unibas Aurelia Sole, ha riservato a questo tema uno spazio centrale, facendo propria un’esigenza formativa non più procrastinabile e mettendo in campo tutti gli sforzi utili e necessari, interagendo abilmente con gli altri attori coinvolti, dal ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza, che ringrazio per l’importante impegno economico del proprio dicastero, all’ex ministro dell’Università Gaetano Manfredi, per dotare la Regione Basilicata di un fondamentale percorso accademico e per migliorare la qualità della sanità regionale, che sappia far fronte anche a situazioni non ordinarie, come quelle vissute negli ultimi 18 mesi. È risaputo: formazione e ricerca sono le più nobili e valide forme di investimento, unitamente alla capacità di non condannare intere generazioni all’emigrazione universitaria.

Per la terra di illustri accademici e medici, da Orazio Gavioli al più recente Francesco Menchise, anestesista originario di Genzano di Lucania, profondamente legato alla sua terra ma emiliano di adozione e formazione, immortalato nella copertina della famosa rivista americana “Time” tra gli eroi italiani della lotta al Coronavirus, è sicuramente un momento storico e nel lungo periodo la vera sfida è rappresentata dalla capacità di saper trattenere i migliori talenti ed essere contestualmente maggiormente attrattivi, tenendo conto, infine, delle strutture ospedaliere di assoluto livello: un Dea (Dipartimento emergenza e accettazione) di primo livello, uno di secondo livello ed un Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) pertanto, la facoltà di medicina – tralasciando i provincialismi dei mesi addietro – non appartiene alla città di Potenza ma alla Basilicata tutta e saranno necessarie tutte le esperienze e tutte le forze territoriali. Sono onorato per il ruolo che mi è stato riservato dal Presidente Bardi e – in sinergia con l’assessore alla Salute, Rocco Leone – lavorerò incessantemente per portare a compimento un passaggio storico che contribuirà ad accrescere l’offerta universitaria lucana».

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