Coinvolge anche la Basilicata l’inchiesta della Procura di Livorno denominata «Raggio di sole» su una presunta organizzazione che rubava pannelli solari e li spediva con le navi in Marocco. Tra le 51 persone arrestate ieri mattina, tutte di nazionalità marocchina, ce ne sono due che abitano in provincia di Potenza, per la precisione tra Tito e Satriano. In Basilicata, inoltre, il gruppo criminale avrebbe messo a segno anche un colpo. Il furto sarebbe stato commesso nella notte tra il 22 e 23 agosto dell’anno scorso. I malviventi entrarono in azione in una contrada di Melfi rubando 22 pannelli su un campo fotovoltaico privato. Tra gli autori di questo furto non ci sono i due marocchini che abitano in Basilicata. I due non erano ai vertici dell’organizzazione ma facevano parte della manovalanza. Chi era a capo del gruppo, una volta individuato l’obiettivo, reclutava per ogni colpo sei – sette esecutori per smontare i pannelli e portarli via sui furgoni. L’operazione ha riguardato altre otto regioni oltre alla Basilicata: Toscana, Campania, Puglia, Calabria, Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria e Piemonte. Ai 51 arrestati (24 in carcere, 27 ai domiciliari) viene contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata al furto e alla commercializzazione dei pannelli solari.
Secondo quanto spiegato dai carabinieri (che hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare) sarebbe stato accertato un giro di affari di circa 8 milioni di euro. Il gruppo era diviso in squadre. Le indagini sono partite nel mese di marzo del 2016 dopo quattro colpi messi a segno in Toscana e si sono allargate fino ad arrivare in Basilicata. Stando alle accuse la banda ha rubato in poco più di un anno almeno 15 mila pannelli fotovoltaici per rivenderli poi in Marocco. Il gruppo faceva sopralluoghi sistematici di notte nei campi fotovoltaici, poi smontava i pannelli e li portava via . Nella stessa nottata venivano caricati su furgoni e trasportati per l’imbarco su navi in direzione Marocco, uno dei maggiori produttori di energia elettrica con il sistema dei pannelli solari. Le indagini hanno permesso di verificare come la banda fosse diventata un importante punto di riferimento per altri connazionali, che all’esigenza, si rivolgevano a loro per trovare la merce. Gli arresti eseguiti complessivamente dall’inizio dell’inda – gine sono 91, 12 dei quali all’estero in collaborazione con l’Interpol. In tutto gli indagati sono 98. Seimila i pannelli recuperati dai carabinieri per un valore di circa 3 milioni di euro. Per trasferire gli impianti in Marocco , il tragitto più frequente era attraverso la frontiera di Ventimiglia per il successivo imbarco da Sète in Francia. Dopo i primi arresti l’organizzazione avrebbe cambiato tragitto scegliendo l’imbarco dalla Spagna, destinazione Tangeri e Nador.
FONTE. PINO PERCIANTE – LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO