Lavoro

Crolla il prezzo del Petrolio ma non il costo di benzina e gasolio, perchè?

Il prezzo del petrolio è ai minimi dal 2002, ma i prezzi di benzina e gasolio sono scesi di poco. Complici le tensioni tra produttori e il coronavirus, la crisi deteriora il sistema produttivo.

Il rischio, è che ad una fase di petrolio a basso costo, ma senza grandi sbocchi visto che buona parte del sistema produttivo è fermo, segua una fase nella quale – smaltite le scorte – si verifichino difficoltà di approvvigionamento perché molte delle industrie estrattive potrebbero finire in bancarotta e alcuni giacimenti venire danneggiati da una cattiva manutenzione. Una situazione nella quale il prezzo dei carburanti salirebbe alle stelle.

L’instabilità dovuta al coronavirus non ha risparmiato nemmeno il petrolio che si è riportato sotto i $20. Tale crollo non ha influenzato significativamente il prezzo di benzina e gasolio, che si è invece ridotto solo di pochi centesimi. Questo divario, ha attirato l’attenzione delle associazioni dei consumatori.

La causa è in parte da attribuire al costo fisso delle accise e in parte ad un effetto della compartecipazione alle perdite delle grandi compagnie petrolifere, che stanno attuando tagli ai programmi di investimento per il futuro.

Secondo i dati del Ministero dello Sviluppo Economico il prezzo della benzina è sceso del 5,2%, quello del gasolio di circa il 5,8%: il costo della verde è passato da 1,549 euro al litro (febbraio 2020) a 1,477 euro al litro nell’ultima settimana (rilevazione del 23 marzo 2020).

La differenza è, dunque, di poco più di 7 centesimi. Non cambia molto la situazione guardando il diesel, che nello stesso periodo è passato da 1,443 euro al litro a 1,368 euro al litro, con una differenza di 7,5 centesimi.

La domanda è: come è possibile una così enorme discrepanza tra il calo della materia prima e quello dei carburanti?

 

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