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Il consigliere provinciale Giovanni Vita scrive a Pittella per i lavoratori dell’indotto Eni – Rina-Sis


Nelle scorse settimane la gara per la sicurezza del Centro Oli dell’indotto ENI di Viggiano ha visto l’aggiudicazione della stessa, alla Ditta Maersk sulla Ditta Sis-Rina, che ha gestito l’appalto fino allo scorso 4 aprile 2017. Questo passaggio tra le due ditte ha creato una grande inquietudine nei numerosi lavoratori della ditta uscente per il timore di perdere il posto di lavoro. Con gli accordi sindacali delle ultime ore, pare però, che venga garantito l’assorbimento di ben 104 unità lavorative su 124 complessivi da parte della ditta Maersk, che con grande senso di responsabilità ha accettato di rispettare, nonostante le numerose forzature imposte, le norme previste dal patto di sito de 5 ottobre 2012. Tale patto, infatti, al punto 4.5 – Asse 5 nel paragrafo Valorizzazione e salvaguardia delle risorse umane, prevede: “le parti firmatarie intendono creare le condizioni di contesto favorevoli per il mantenimento e lo sviluppo del sistema occupazionale lucano e, quindi, l’utilizzo nell’ambito delle attività oggetto degli appalti nel settore oil & gas di manodopera lucana,…………” .

Ebbene, le 19 unità lavorative non assorbite riguardano lavoratori non lucani che non hanno pertanto alcun diritto a veder applicato nei loro confronti il patto di sito di cui sopra. Ecco, quindi, che il consigliere provinciale Avv. Giovanni Vita in una nota indirizzata al Presidente Pittella, chiede che vengano rispettate in modo indissolubile ed inequivocabile le norme del patto di sito sottoscritto dalla Regione Basilicata proprio a tutela dei soli lavoratori lucani. L’eventuale assunzione dei 19 lavoratori (per riportare il numero complessivo delle unità lavorative a 124) non appartenenti alla nostra Regione comporterebbe un impedimento per un eventuale assunzione di altri 19 lavoratori lucani in sostituzione di quelle unità lavorative che non posseggono i requisiti previsti dal patto su riportato.

Ancora nella nota si legge: “Presidente Pittella cerchiamo di far valere i nostri diritti di cittadini lucani. Tutto ciò, lo chiedo non per un grido populista, tanto in auge in questo periodo storico, ma solo per il rispetto di accordi sorti e sviluppati a tutela e salvaguardia dei nostri cittadini. Seguirò la vicenda attentamente soprattutto per spirito di informazione e giustizia nei confronti dei lucani.”

 

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