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Centrosinistra: per ora l’unità è un miraggio


Restano tutti in piedi i “nodi” politici di una partita sempre più in salita. Di solito si dice: “Nessuna nuova è una buona nuova”. Non è assolutamente il caso del centrosinistra lucano, che, a questo punto, corre seriamente il rischio di presentarsi diviso al voto regionale del 24 Marzo. La settimana era iniziata bene, con il rigenerante risultato del centrosinistra abruzzese (oltre il 30%) che aveva messo in moto una serie di appelli all’unità da parte degli esponenti della segreteria nazionale del Partito Democratico. Nicola Zingaretti ed Andrea Orlando, in prima fila per chiedere ai dirigenti lucani di “Fermarsi e riaprire il dialogo con i soggetti civici e di sinistra.

”Terminato l’ “Effetto Legnini”, i nodi politici sono puntualmente riemersi senza pietà. Ad oggi, sono ancora (almeno) tre le proposte in campo che dividono l’ex imbattibile centrosinistra lucano: – Marcello Pittella, sostenuto dalla maggioranza del Pd, PSI, Realtà Italia ed altre liste civiche. – Piero Lacorazza con il suo movimento “Basilicata Prima.” – Carmen Lasorella, candidato civico di MdP e di altre forze dell’associazionismo di sinistra. Nonostante gli instancabili tentativi di mediazione di queste ultime ore, non si registrano passi avanti significativi. Ciò che fino a questo momento ha bloccato prima di iniziare ogni forma di possibile convergenza, è la volontà di correre per la riconferma a Presidente da parte dell’ex governatore. La sua rinuncia viene posta come condicio sine qua non da parte degli altri due schieramenti, per far partire un dialogo in grado di ricompattare l’intera coalizione a poche ore dalla presentazione delle liste.

In effetti, troppi sono stati i contrasti ed i distinguo in questi anni, tra personalità politiche che, sovente, si sono ritrovate a combattere su “barricate” contrapposte. Il referendum sulle trivelle del 2016, le diverse posizioni rispetto alle politiche del governo Renzi ed infine, la pesantissima sconfitta del 4 Marzo scorso alle elezioni politiche, rappresentano fratture davvero difficili da ricomporre. Ciò che potrebbe intervenire in soccorso del centrosinistra lucano, in queste ultime ore, è la paura di perdere: i numeri del centrodestra in Abruzzo testimoniano che la coalizione a traino leghista, stavolta può davvero puntare a conquistare la giunta regionale lucano.

Un centrosinistra diviso in tre, rischierebbe di rimettere addirittura in gioco le ambizioni del Movimento 5 Stelle (accredidato di un risultato che potrebbe essere leggermente migliore di quello dell’Abruzzo). Il tempo stringe, poche ore fa il segretario regionale del PSI Livio Valvano ha diffuso una nota all’interno della quale parla di: “Dialogo ancora possibile per una sintesi unitaria del centrosinistra: bisogna evitare il saccheggio sociale della Lega Nord.” Basterà?

Lo scopriremo nelle prossime ore.

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