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Centosessantuno anni fa la Val d’Agri fu distrutta da un terremoto


Centosessantuno anni fa.
Più di 1000 morti nel Vallo di Diano
16 dicembre 1857 – Un funesto terremoto si abbatté sulla Val d’Agri e sul Vallo di Diano mietendo migliaia di vittime, radendo al suolo Montemurro (PZ) e danneggiando pesantemente tutti i comuni delle due zone.

A Polla i morti furono 867 con migliaia di case crollate. A Pertosa 150. A Polla, sotto le macerie fu trovato il corpo di un bambino che era nato in quello stesso giorno. Un cronista dell’epoca ne diede notizia con tre semplici ma drammatiche parole: “Nacque, pianse morì”! (Geppino D’Amico)

Il sisma, con epicentro Montemurro e con una magnitudo di 7.1 (XI grado Mercalli), fu avvertito fino a Terracina e si scatenò con due intense scosse a distanza di pochi secondi l’una dall’altra, alle ore 22:15.
Il terremoto devastò la Basilicata, in particolar modo la Val d’Agri, provocando diverse migliaia di vittime: solo a Montemurro, il centro più colpito dal sisma (rimasero in piedi pochi palazzi, il resto venne per buona parte raso al suolo), i morti furono tra i 3000 e i 4000, su una popolazione totale di circa 7500 persone, né miglior sorte toccò a tutti gli altri comuni colpiti dove, a fronte di un ben più esiguo numero di vittime, vennero comunque cancellate tutte le testimonianze monumentali del passato. A Saponara di Grumento (oggi Grumento Nova), con 2000 morti, ad esempio, fu completamente raso al suolo l’antico castello. Secondo i dati ufficiali pubblicati in una relazione del Ministero dell’Interno, solo in Basilicata morirono 9257 persone, su un totale di circa 11000 vittime (dati non ufficiali parlano di circa 19000 morti). Sempre nella sola Basilicata, vi furono invece 1359 feriti.
A suo tempo venne considerato come il terzo terremoto più grande e più dannoso storicamente osservato in Europa (il primo in Italia), e dopo le prime notizie ricevute in Inghilterra si decise l’invio di una spedizione scientifica da parte della Royal Society of London allo scopo di studiare gli effetti del terremoto e migliorare lo stato delle conoscenze di sismologia. La spedizione fu guidata dall’ingegnere irlandese Robert Mallet, il quale si dedicava anche all’attività di sismologo.

Erminio Cioffi

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