Coldiretti annuncia lo stato di agitazione delle imprese agricole del Metapontino, ed in particolare di quelle dei pianori alti di Rotondella, Nova Siri, Bernalda, Montalbano ionico e Tursi, in quanto la decisone dell’Autorità di bacino di diminuire la portata dell’acqua per l’irrigazione sta causando notevoli problemi soprattutto alle produzioni precoci di albicocche e nettarine. Inoltre, in particolar modo quest’anno lo scarso approvvigionamento idrico determina per le piante frutticole uno stress mai verificatosi in precedenza perché sono passate da temperature fino a 10 gradi sotto lo zero con conseguenti gelate notturne, a temperature elevate, quasi estive, senza gli opportuni approvvigionamenti idrici. A tutto ciò si aggiunge la siccità che anche in Basilicata sta facendo sentire i suoi effetti. In particolare nelle sei principali dighe della regione sono presenti 408 milioni di metri cubi di acqua – fa sapere Coldiretti Basilicata – oltre centoventi in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. “Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestando con pesanti conseguenze sull’agricoltura – fa sapere Piergiorgio Quarto, presidente Coldiretti Basilicata –perché si moltiplicano gli sfasamenti stagionali e gli eventi estremi con precipitazioni brevi, ma intense e il repentino passaggio dal maltempo al sereno. Non può l’agricoltura di qualità di tutta la fascia del Metapontino essere messa a rischio da adempimenti burocratici di sovrapposizioni di enti come Autorità di bacino ed ente di irrigazione che bloccano i flussi irrigui necessari a poter svolgere al meglio l’attività agricola. Abbiamo fatto appello alla sensibilità del presidente della Giunta regionale – conclude Quarto – affinchè intervenga alla risoluzione immediata del problema”.