“Sono assolutamente sereno per la totale infondatezza delle cose che sono state dette e, in pochissimo e brevissimo tempo, si farà luce su questa cosa: in quel momento chiederò la riammissione al Movimento”. Lo scrive su facebook Salvatore Caiata, presidente del Potenza calcio e candidato del M5s attualmente sospeso per aver taciuto su un indagine a suo carico.
“Devo premettere che, per la prima volta nella mia vita, mi trovo ad affrontare una situazione in cui essere “tosto” non è sufficiente. Mi trovo ad affrontare una battaglia in cui qualcuno ha cercato di mettermi contro i miei stessi valori, quelli che mi hanno portato a identificarmi nel Movimento. Mi sento profondamente coinvolto in questa rivoluzione culturale e voglio rimanere con voi, dalla vostra parte, col Movimento 5 stelle che ancora ringrazio per aver risvegliato in me la voglia di combattere per liberare la nostra Basilicata”, aggiunge. “Ho subìto una denuncia, nel 2016, da un individuo che, al termine di questa vicenda, dovrà rendere conto alla giustizia di ciò che ha fatto.
Non ho parlato dell’indagine al movimento, perché in buona fede ritenevo e ritengo di aver già chiarito la mia posizione che è totalmente estranea ai fatti che mi contestano e che immaginavo in buona fede fosse già stata archiviata. Ha fatto bene Di Maio a escludermi dal movimento che non può e non deve subire ripercussioni a causa mia e di questo ignobile sciacallaggio mediatico”, dice ancora. “Attaccano me per colpire Di Maio e il Movimento perché hanno paura, tanta paura di perdere potere in una regione con interessi economici enormi per l’establishment. Chiarirò presto la mia posizione e chiederò di essere riesaminato dal collegio dei Probiviri per essere 5 stelle dentro e fuori. Nel frattempo se verrò eletto porterò avanti tutte le battaglie del movimento e rispetterò i suoi principi con forza. Provano a piegarci, ma noi non ci spezziamo”, conclude.