A gennaio 2017 una perdita di greggio, proveniente da uno dei quattro serbatoi del Cova (Centro Olio Val d’Agri), ha determinato la contaminazione fino a 7 metri di profondità dei terreni circostanti l’impianto di pre-raffinazione di proprietà della joint-venture Eni-Shell.
L’incidente, uno dei più gravi nella storia delle attività estrattive made in Lucania, sta suscitando allarme e viva preoccupazione negli abitanti della Val d’Agri e dell’intera regione.
Da giorni le autobotti continuano a smaltire acqua agli idrocarburi emunta nella zona industriale di Viggiano, che – è bene ricordarlo – sorge a poche centinaia di metri in linea d’aria dalla diga del Pertusillo e in una zona ricca di una preziosa risorsa: l’acqua.