Facite ammuina! Lunedì 23 gennaio, Sua Grazia Serenissima, l’ambasciatore britannico in Italia, visiterà la colonia lucana.
A darne notizia, con uno stile e una sobrietà che ricordano un po’ il carnevale di Rio e un po’ la lettera di Troisi e Benigni a Savonarola, l’ufficio stampa dell’Unibas.
Sua Eccellenza Reverendissima Jill Morris, accompagnato dal T(r)op manager Shell Marco Brun, si recherà presso il campus dell’Unibas dove, in presenza del rettore Aurelia Sole, del Prefetto di Potenza, del Presidente Pittella e di un nutrito pantheon di divinità lucane, firmerà il libro dei sogni, pardon degli ospiti.
Per l’occasione il sindaco di Potenza Dario De Luca ha ordinato ai potentini di accogliere la delegazione britannica allo svincolo di Sicignano e di accompagnarla in corteo lungo tutta la Basentana, deviazioni e buche incluse, cantando “Fiore di Lucania”. Il sindaco di Lauria, Lamboglia, per l’occasione indosserà il colbacco del Reggimento di Guardie a Piedi Coldstream di Sua Maestà.
L’obiettivo non dichiarato della visita è sempre il solito: tessere le lodi del mecenatismo delle compagnie petrolifere che, nella loro infinità bontà, hanno deciso di insegnare la lingua del grande Bardo ai terroncelli lucani.
In cambio, pensate un po’, lor signori chiedono solo qualche altro fazzoletto di terra per poter proseguire la colonizzazione del nostro territorio.
Non a caso, la visita di Sua Eminenza Morris giunge a meno di un mese di distanza dalle richieste avanzate dalla Shell finalizzate ad ottenere tre permessi di ricerca idrocarburi: “Monte Cavallo”, “La Cerasa”, “Pignola”.
Insomma, l’inglese per tutti, il petrolio per pochi.
di Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani