Petrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Attivo Fim Fiom e Uilm su indotto Eni Viggiano: “mancanza di risposte sugli accordi sottoscritti”


“Si è svolto il 23 marzo presso il centro sociale di villa d’agri l’Attivo unitario di Fim-Fiom-Uilm con i delegati dell’Indotto Eni di Viggiano per discutere delle problematiche legate al mancato rispetto e ai ritardi nell’applicazione del Contratto di Sito del 2012, gli Accordi del 2014 e alla mancanza di programmazione di investimenti alternativi alle estrazioni”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa diffuso dalle tre organizzazioni sindacali.

“Sono ormai diversi mesi che dalla ripresa delle estrazioni al Cova, dopo il fermo giudiziario di marzo 2016, che le organizzazioni sindacali insieme ai delegati e ai lavoratori denunciano la mancanza di risposte sul rispetto degli Accordi sottoscritti con Eni, con Confindustria e con la Regione Basilicata sui temi dell’occupazione, della sicurezza e del salario.

Da tempo si sta denunciando un calo degli occupati nei cambi di appalto, la mancata applicazione dei protocolli sanitari e di sicurezza dei lavoratori dell’area industriale, ma peggio ancora il riconoscimento dell’equiparazione dei diritti e del salario con i lavoratori dell’Eni.

La mancata erogazione dei 1000 euro del 2015 e dei 1000 euro del 2016, nonostante gli impegni e le promesse sia della Regione che dell’ENI, per superare la fase transitoria degli Accordi insieme all’ultima inchiesta sull’inquinamento ambientale, sono solo gli ultimi esempi concreti di come alle attività estrattive non corrispondono i tanto decantati benefici per i lavoratori e per le comunità dell’area.

Inoltre l’Attivo di Fim-Fiom-Uilm ha denunciato – scrivono le tre organizzazioni sindacali – ormai da tempo la scarsa o totale assenza di trasparenza sulle gare, che sempre più spesso nei cambi di appalto sta producendo esuberi di lavoratori che da anni lavorano presso il Cova di Viggiano.

Per queste ragioni e vista l’assenza di risposte da parte dell’Eni, della Regione e della Confindustria, l’Attivo unitariamente ai delegati ritiene non più rinviabile una verifica degli Accordi sottoscritti e di un loro adeguamento, che perfezioni e renda realmente esigibili le richieste dei lavoratori e delle comunità della Valle sull’Occupazione, la Sicurezza e il Salario, attivandosi già dai prossimi giorni alla convocazione di un assemblea pubblica davanti al Centro Oli, che non escludano iniziative di mobilitazione dei lavoratori in assenza di risposte”.

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