Società e Cultura

Asp Basilicata e Associazione “Famiglie Fuori gioco” insieme per il contrasto al gioco d’azzardo

È stato firmato venerdì 16 ottobre 2020, dal direttore generale dell’Asp Basilicata, Lorenzo Bochicchio, e dal presidente dell’Associazione di promozione sociale “Famiglie Fuori gioco”, Michele Cusato, un protocollo per il contrasto al gioco d’azzardo. Obiettivo dell’intesa è quello di sviluppare e sostenere un lavoro di rete e di integrazione dei servizi pubblici e privati presenti sul territorio, al fine di offrire risposte adeguate ed efficaci alle persone con disturbo da gioco d’azzardo (DGA) e ai loro familiari.

“Il gioco d’azzardo costituisce, anche nel nostro territorio, un fenomeno di forte allarme sociale per le conseguenti ripercussioni negative che porta con sé in gruppi di persone ad alta vulnerabilità”, ha sottolineato il direttore generale dell’Asp Basilicata, Lorenzo Bochicchio. “Può sfociare in una vera e propria dipendenza comportamentale con gravi disagi per la persona, derivanti dall’incontrollabilità del comportamento di gioco e contemporaneamente può generare gravi problemi sociali e finanziari con evidenti ripercussioni in ambito familiare e lavorativo. Dal punto di vista diagnostico, infatti – ha aggiunto Bochicchio – il DSM-5 inserisce il disturbo da gioco d’azzardo nel capitolo dei disturbi correlati alle sostanze e dipendenze, avendo grande affinità con i comportamenti da abuso e dipendenza”.

“L’offerta capillare di gioco legale, diffusa in luoghi sia dedicati prioritariamente ad altre attività (bar, tabaccherie, edicole) sia dedicati in via esclusiva allo scopo (sale gioco, sale scommesse, eccetera), diversificata nelle diverse tipologie di offerta, diventa facilmente accessibile da tutti, soprattutto dai soggetti più vulnerabili: giovani, adolescenti e anziani”, ha evidenziato il presidente dell’Associazione di promozione sociale “Famiglie Fuori gioco”, Michele Cusato. “Inoltre, tale situazione, è amplificata dall’offerta dei giochi online accessibili 24 ore al giorno e in ogni luogo tramite smartphone e tablet, e comportano un aumento del numero assoluto dei giocatori d’azzardo alimentando le condizioni di isolamento e di alienazione della realtà circostante”.

Per fronteggiare e ridurre gli effetti connessi al fenomeno del gioco d’azzardo si rende quindi necessario un approccio integrato e sistemico che veda il coinvolgimento dei diversi attori preposti, nel rispetto delle precipue competenze, attraverso un’azione armonica, unitaria e coordinata, volta a rafforzare la cultura della legalità e della responsabilità etica; avendo cura della tutela delle situazioni di fragilità, con particolare riguardo alle fasce deboli della popolazione. Un valore aggiunto del protocollo è rappresentato, all’interno della rete territoriale, dal contributo delle associazioni di volontariato, attraverso specifici percorsi orientati alla sensibilizzazione, all’educazione, al sostegno, alla promozione della salute, alla consapevolezza dei rischi connessi alle dipendenze del gioco d’azzardo.

Nello specifico, attraverso il protocollo d’intesa, l’Asp Basilicata, per il tramite dei Ser.D., si impegnerà a segnalare all’Associazione le esigenze di interventi di sostegno personalizzati o di gruppo rilevati durante lo svolgimento dell’attività del servizio, collaborando nella definizione degli obiettivi e delle successive valutazioni degli interventi posti in essere; designerà un referente di ogni Ser.D. nei confronti degli operatori dell’associazione che assicurerà anche la supervisione diretta delle attività e dei percorsi di formazione fungendo da interfaccia organizzativa tra l’associazione, il Ser.D. e i destinatari dell’intervento; collaborerà con gli operatori dell’associazione nel monitoraggio in itinere e nella valutazione finale delle attività. L’associazione di promozione sociale “Famiglie fuori gioco”, dal suo canto, si impegnerà ad assicurare servizi di sostegno e orientamento alle persone segnalate dai Ser.D. dell’ASP; ad inviare e accompagnare ai Ser.D. coloro che direttamente si rivolgono all’Associazione; a rapportarsi con l’equipe dei Ser.D. al fine di valutare i risultati dei percorsi attivati e, all’occorrenza, apportare modifiche in itinere alla programmazione dei relativi interventi.

Il protocollo sottoscritto non prevede nessun onere economico a carico dell’Asp e avrà validità triennale con possibilità di rinnovo.

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