L’Arpab (Agenzia Regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata), attraverso il suo sito internet, dopo la pubblicazione delle ultime analisi effettuate nell’invaso del lago artificiale del Pertusillo, da dove usufruiscono circa 4 milioni di persone tra Basilicata e Puglia, acqua utile anche all’irrigazione di circa 35mila ettari di terreno, ribadisce che la colorazione anomala è soltanto collegato ad un fenomeno creato dalle alghe in fioritura, ma a dire la verità nessuno più crede a nulla di queste rassicurazioni e senza alcun allarmismo continuo oramai da settimane a bere acqua minerale, chissà forse per stare più tranquillo, questo dopo che lo scorso mese di febbraio alcune immagini riprese dall’alto, con un drone, da Michele Tropiano, avevano collegato il fenomeno al possibile inquinamento da idrocarburi per la presenza a due passi del “Centro Oli Eni” di Viggiano. Alcuni esami realizzati in laboratori privati, invece, hanno evidenziato il contrario di ciò detto dall’Arpab e secondo altri, della stessa agenzia, sono state individuate 5 stazioni di indagine, dove per ognuno, tra i giorni 24 e 27 febbraio scorso, sono stati prelevati altri campioni di acqua in superficialità e profondità che non hanno comprovato fenomeni di tossicità.
Rocco Becce robexdj@gmail.com