Salute

A Villa d’Agri la giornata informativa sulla donazione e il trapianto di organi

Si è svolta ieri, presso il Centro Sociale “A. Montano” del comune di Marsicovetere (Pz), la Giornata informativa sulla donazione e il trapianto di organi, promossa dal Comitato ANED (Associazione Nazionale Emodializzati Dialisi e Trapianto) Basilicata, nell’ambito delle attività di sensibilizzazione sui temi della salute, della solidarietà e della cittadinanza attiva.

Nel corso dell’incontro, l’assessore alla Salute, Politiche per la Persona e PNRR, Cosimo Latronico, ha sottolineato il valore civile, etico e umano della donazione:

“Donare è un atto di generosità, ma anche di responsabilità. È un gesto che racchiude il senso più profondo della cura e della solidarietà. Ogni sì alla donazione è un sì alla vita, un sì alla speranza, un sì alla continuità di ciò che di più prezioso possediamo: la possibilità di vivere”.

L’assessore ha evidenziato come, nonostante i progressi raggiunti, permanga ancora tanta disinformazione, insieme a opposizioni alla donazione e pregiudizi culturali che frenano la crescita di una vera coscienza collettiva del dono.

“Troppe persone attendono un trapianto che non arriva. È dunque necessario rafforzare la rete regionale e promuovere la cultura della donazione attraverso informazione, formazione e campagne mirate, coinvolgendo soprattutto i giovani e le scuole, affinché la conoscenza e la consapevolezza diventino parte del loro percorso di crescita”.

Durante la giornata sono intervenuti rappresentanti del mondo sanitario, delle istituzioni e delle associazioni, che hanno condiviso dati, testimonianze e proposte operative per migliorare la sensibilizzazione e la capacità del sistema regionale di intercettare i potenziali donatori.

Latronico ha inoltre ricordato il lavoro in corso per potenziare la rete regionale dei trapianti, con nuovi programmi di recruitment e azioni coordinate tra ospedali, centri di rianimazione, volontariato e terzo settore.

“Solo una rete forte, strutturata e capillare può garantire che ogni donatore potenziale venga riconosciuto, accompagnato e rispettato. La Basilicata ha una storia importante in questo campo, ma oggi serve un nuovo slancio, una partecipazione collettiva che faccia crescere la consapevolezza del dono come bene comune”.

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