50 centesimi per piangere i propri morti all’obitorio e fare chemioterapia al San Carlo e parcheggi a pagamento in tutta la città. Ecco la lettera scritta al sindaco Dario De Luca dal sindacato USB contro la gabella da pagare
Il sindacato USB (Unione Sindacale di Base), a nome del responsabile regionale Francesco Castelgrande, ha recapitato al sindaco di Potenza, Dario De Luca, una lettera in cui si fa presente la situazione dei parcheggi a pagamento in città. Considerata la gravità di alcune situazioni creatasi in diverse zone cittadine, con piacere pubblico integralmente la missiva che potrebbe essere di grande utilità alla nostra comunità che in queste ultime settimane ha di questi problemi, sopratutto nei pressi degli uffici regionali, in viale Vincenzo Verrastro, dove per parcheggiare, pensate un pò per andare a lavorare, si deve pagare una gabella decisa dagli amministratori comunali che invece dovrebbero pensare a migliorare certe situazioni e non a peggiorarle, come i parcheggi De Vivo al San Carlo che per piangere i propri morti all’obitorio ed effettuare visite specialistiche gravi e cicli di chemioterapia si continua a far pagare 50 centesimi l’ora agli ammalati senza che la politica cittadina o altri sindacati, intervengano in tutto questo marciume. Tanti dipendenti regionali, anche giustamente, per evitare il pagamento del parcheggio lasciano i propri mezzi anche in posti privati per diverse ore della giornata lavorativa creando grosse difficoltà a cittadini nei pressi delle loro abitazioni, in via del Gallitello o nei pressi di via Anzio, come da diverse segnalazioni arrivate in questi giorni ai miei recapiti messi a disposizione per qualsiasi tipo di problematiche. “Gentile Sindaco, da qualche tempo, l’attuale amministrazione comunale di Potenza ha deciso di trasformare i piazzali principali lungo viale Verrastro in aree di sosta a pagamento, continuando, in tal modo, una politica speculativa nei confronti dei lavoratori e dei cittadini, già inaugurata dall’amministrazione precedente con la vergognosa decisione di trasformare tutte le aree di parcheggio intorno al polo ospedaliero a pagamento, creandone anche di nuove. Pare opportuno premettere che le strisce blu, parcheggi a pagamento, nacquero quale misura, all’interno dei centri storici, per limitare un insostenibile afflusso di traffico e privilegiare il diritto al parcheggio gratuito dei residenti. Estendere tale misura in aree periferiche, in particolare intorno a strutture e uffici pubblici, dove i cittadini sono costretti a recarsi per motivi che nulla hanno a che fare con il ludico e lo svago, appare invece una chiara speculazione, sia verso chi lavora presso tali strutture, che verso i cittadini che ne usufruiscono. Nè può ritenersi accettabile una soluzione che consenta di accedere a un fatidico abbonamento a tariffa ridotta di euro 15.00 al mese, invece che euro 25.00 al mese, tanto più perchè limitato alle fasce orarie di lavoro, quindi da non prevedere, ad esempio, i pomeriggi dei giorni dispari. Tale speculazione, è tanto più evidente in quanto le aree parcheggio di cui trattasi, da quando sono state trasformate a pagamento, restano puntualmente deserte, mentre ogni mattina chi si reca negli uffici regionali, per lavorare, deve intraprendere una caccia al parcheggio in aree anche piuttosto distanti dagli stessi uffici. È, quindi, inaccettabile che in questo frangente di crisi economica ci si accanisca sulle tasche dei lavoratori e dei poveri cittadini. Ciò accade forse a causa di una difficoltà amministrativa nel far quadrare un bilancio comunale o a causa di errori e dissesti precedenti? Comunque sia, ancora una volta, la soluzione è a danno dei cittadini. Chiediamo pertanto che le aree di sosta in questione, ritornino ad essere libere e al servizio dei lavoratori regionali e degli stessi utenti, che spesso sono costretti a recarsi a Potenza sottoponendosi a lunghi e costosi viaggi. Intanto abbiamo invitato tutti i dipendenti regionali a non sottoscrivere alcun abbonamento, continuando a lasciare deserte le aree di sosta a pagamento antistanti gli uffici regionali. In attesa di un suo riscontro, si inviano cordiali saluti”.
Rocco Becce robexdj@gmail.com