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Truffe online. Dai falsi buoni Decathlon alla bufala sulla Coca-Cola per finire alle chat omegle

L’allerta su Commissariato di PS On Line della Polizia Postale. Lo “Sportello dei Diritti”: non rispondete alle allettanti provocazioni di fantomatici regali


Nella quotidiana attività dello “Sportello dei Diritti” di segnalazione anche sulle truffe online cui ogni giorno rischiamo di essere sottoposti attraverso i nostri contatti e account, informiamo che in data odierna è stata pubblicato dalla Polizia di Stato tramite un post pubblicato su “Commissariato di PS On Line – Italia” l’invito a prestare attenzione ad uno dei messaggi che può pervenire sulle nostre caselle di posta elettronica, ed in particolare al fantomatico annuncio di buoni da 250 euro di Decathlon che è visibile nella fotografia che alleghiamo. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale: “#DECATHLON. La truffa colpisce gli sportivi. Come ormai avviene per molti brand o grandi catene di distribuzione, anche Decathlon è oggetto di truffa attraverso falsi buoni spesa. In rete nessuno regala nulla. Diffidate anche se il mittente è attendibile”. Il modo migliore per difendersi, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” è quello di non rispondere mai a questi messaggi palesemente strani e quindi di non cliccare sui link cui solitamente conducono o rispondere alle richieste di dati personali o bancari. Il problema che tuttora persiste, però, è che sono tanti i consumatori che sono allettati dalle proposte che appaiono, almeno in astratto, credibili perché vengono utilizzati i loghi del tutto identici a quelli di note aziende come la multinazionale degli articoli sportivi in questione. E cascarci è molto facile. Bisogna, quindi, solo prestare più attenzione, accertarsi sempre della provenienza del messaggio ed evitare di seguire le istruzioni contenute che costituiscono in domande che vengono poste all’ignaro utente per farlo cadere in trappola.

Ancora bufale online che vanno a colpire note multinazionali, che lo “Sportello dei Diritti” ritiene utile segnalare. L’ultima bouatade telematica è stata comunicata sul sito della Polizia di Stato tramite un post pubblicato su “Commissariato di PS On Line – Italia”. Nel mirino, questa volta la Coca Cola con un messaggio che in un italiano stentato invita a non consumare alcun prodotto del colosso delle bibite con il tentativo di renderlo credibile mediante la pubblicazione di un fantomatico avviso di richiamo del Ministero della Salute che è visibile nella fotografia che alleghiamo. Questo il testo dell’allerta della Polizia Postale:” BUFALA ALLA #COCACOLA. Svariate segnalazioni ci portano alla nostra attenzione questo messaggio che se pur allarmante risulta privo di ogni fondamento. Cerchiamo di valutare quali messaggi condividere e quali cestinare. Con un minimo di buon senso possiamo limitare questo fenomeno.”. Ovviamente, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” si tratta di una vera e propria bufala, in quanto i richiami dei prodotti alimentari sono tutti verificabili nei siti istituzionali.

Quanti bambini accedono alla rete senza alcun controllo dei genitori o di chi ne ha la responsabilità. Il problema principale è che la facilità di accesso rende quasi incontrollabile i siti o le applicazioni che i bambini utilizzano se non si vigila costantemente sulle loro attività davanti a pc, tablet e dispositivi connessi. Ad evidenziarlo Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” che esprime profonda preoccupazione dopo il post pubblicato dalla Polizia Postale su “Commissariato di PS On Line – Italia” che ha lanciato l’invito all’attenzione in merito alla Chat Omegle. Questo il testo della segnalazione: “ANCORA OMEGLE. Abbiamo recentemente parlato di questa chat che non chiedendo nessun tipo di registrazione e fornendo un pseudo anonimato è terreno fertile per ogni tipo di richiesta. La fetta più grande riguarda richieste e conversazioni a sfondo sessuale. La trasgressione e il proibito sono le esche per gli adolescenti che si spingono senza remore in un terreno pericoloso. Riteniamo di estrema importanza l’attenzione dei genitori su un possibile utilizzo, di questo programma di messaggistica istantanea, da parte dei figli. Prevenire è meglio che curare.”

Nel caso siate comunque incappati nella frode potrete rivolgersi agli esperti della nostra associazione tramite i nostri contatti email info@sportellodeidiritti.org o segnalazioni@sportellodeidiritti.org per valutare immediatamente tutte le soluzioni del caso per evitare pregiudizi.

Giovanni D’Agata

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