Primo PianoPetrolio in Val d'Agri e Valle del Sauro

Petrolio nella diga del Pertusillo. L’eurodeputato Pedicini chiede di intervenire subito per gestire l’emergenza


“Il governatore della regione Basilicata, Marcello Pittella, esca subito dal torpore dei suoi silenzi e inadempienze e si assumi le proprie responsabilità. Si occupi subito del disastro ambientale in corso nella diga del Pertusillo e spieghi cosa c’è dietro la multa all’Arpab della Provincia di Potenza. Ho appena presentato un’altra interrogazione urgente alla Commissione Ue per denunciare la presenza di petrolio nel lago artificiali della diga del Pertusillo”. Lo dice in una nota stampa inviata oggi, mercoledì 22 febbraio, Piernicola Pedicini, eurodeputato del M5s e membro della Commissione ambiente e sanità che aggiunge – “si tratta di un disastro enorme che temevo potesse accadere ed è successo. L’allarme lo avevo lanciato più volte e con tutti i mezzi, ma la Regione Basilicata, il governo italiano e l’Unione europea hanno sempre ignorato le denunce presentate,  la quinta interrogazione che ho inoltrato in due anni, oltre ad aver fatto numerosi interventi in commissione Ambiente e Sanità del Parlamento europeo ed ora bisogna intervenire subito per affrontare l’emergenza”. La diga del Pertusillo – prosegue l’eurodeputato pentastellato – alimenta vari acquedotti di Puglia, Calabria e Basilicata ed è un patrimonio naturale inestimabile e la magistratura deve fare al più presto chiarezza e chi ha le responsabilità di tutto questo deve pagare ed è singolare che proprio oggi si sia saputo che la Provincia di Potenza abbia comminato una multa di 800mila euro all’Arpab perchè nel mese di ottobre 2013, al termine di analisi, in una contrada di Montemurro, dove ci sono i pozzi di reiniezione di scarti petroliferi, pur avendo rilevato tracce di idrocarburi nelle falde acquifere superiori a quelle previste dal tetto indicato dalla legge, l’organismo del controllo ambientale della Regione Basilicata non avrebbe comunicato lo sforamento della soglia di sicurezza e da quanto si è appreso, la Provincia di Potenza, responsabile del procedimento, a distanza di tre anni è venuta in possesso dei rilievi e come previsto dalla normativa ha inflitto una multa all’Arpab di mille euro per ogni giorno di mancata comunicazione”.
Una vicenda sconcertante tutta da spiegare – conclude l’eurodeputato Pedicini nella sua nota stampa – che ci auguriamo non miri a fare il gioco dello scaricabarile tra enti pubblici, invece di tutelare i cittadini e l’ambiente con l’Arpab è un ente pubblico della Regione Basilicata che dovrebbe pagare una multa alla Provincia per non aver operato secondo le regole? E’ tutto molto assurdo e c’è sicuramente un corto circuito tra controllori e controllati, e poi c’è anche da chiedersi con quali soldi verrebbe pagata la multa, con i soldi pubblici dell’Arpab che verrebbero sottratti per finanziare gli interventi atti ad intensificare i controlli?”.
di Rocco Becce robexdj@gmail.com

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