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Grumentum Val d’Agri, Antonio Mele annuncia l’addio al calcio


E’ stato uno dei promotori per la fusione tra Villa d’Agri e Real Grumento che ha dato luce al Grumentum Val d’Agri nella scorsa estate. Ha girovagato l’Eccellenza lucana dalla Ruggiero Lauria al Brienza, dal Ricigliano fino ai 9 anni di Picerno dove ha conosciuto l’attuale moglie Antonella e vinto una Coppa Italia. Nella passata stagione la aprentesi allo Sporting Pignola, prima del rientro a Villa d’Agri per la remuntada “quasi” riuscita dai play-out ai play-off. Dopo anni di massimo campionato regionale il vicecapitano del Grumentum Val d’Agri Antonio Mele a 36 anni annuncia l’addio al calcio. Ieri è stata la sua ultima partita casalinga con la maglia del Grumentum Val d’Agri. Domenica a Lavello sarà l’ultima di una gloriosa carriera. “Credo sia giusto per rispetto di me della mia famiglia e della società lasciare quando ancora c’è qualcuno che ti dice almeno altri due anni puoi giocare – esordisce il difensore centrale biancazzurro – In Val d’Agri ho conosciuto persone a cui sono legato come Nunzio Bonatesta, Michelangelo Ponzio e il presidente Antonio Petraglia che ha in mente grandi cose ma va supportato. Poi questa terra mi ha permesso di conoscere mister Arleo che è per me un secondo padre e il piacere di imparare tanto da mister De Stefano che è un insegnante di calcio, oltre a dover ringraziare il tecnico Balzano un amico e davvero persona squisita. In Val d’Agri ho qualche amico anche a Moliterno che resta un posto dove davvero amano la squadra a prescindere dal risultato – ammette Mele – Picerno è per me casa ed è un vanto per la regione. Nella ridente cittadina del Melandro stanno riaccogliendo i frutti che meritano. Il direttore Mitro e Arleo hanno posto le basi per diventare il fiore all’occhiello e credo che non si fermeranno alla D. Se il presidente Donato Curcio ha dichiarato alcune cose sono certissimo che le farà. Picerno per me è la seconda parte del mio cuore. In questa città ho tutto quello che un uomo può sperare: amici, famiglia e affetto. – poi continua l’ormai adottato centrale difensivo picernese – Non ho nessun rimpianto. Ho scelto quello che era giusto per me in un determinato momento della carriera e mi dispiace solo non aver vinto il campionato a Picerno. Dopo tanti anni forse era un giusto premio ma va bene così. Vuol dire che resta un grande obiettivo. – conclude Mele – Ora valuterò insieme al presidente Petraglia se potrò essere utile in un progetto serio e ambizioso. In Val d’Agri si potrebbe fare tanto ma a volte ci si scontra con l’invidia e le critiche gratuite. Altrimenti inizierò un percorso diverso cercando di imparare da chi mastica calcio vero. Qualche amico credo di averlo e permettetemi di ringraziare mia moglie per questi anni in cui le ho davvero privato tante cose perché ho sempre cercato di comportarmi professionalmente. Mi sembrerà strano adesso poter prolungare un sabato sera oltre la mezzanotte”.

Biagio Bianculli

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