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Corte dei Conti “Certifica” La “Deviazione” Impiego Royalties


La Corte dei Conti ha “certificato” quanto sosteniamo, insieme ad altre associazioni, comitati e movimenti civici della Val d’Agri da tempo immemorabile: una quota delle royalties del petrolio da destinare ad alimentare il fondo del P.O. Val d’Agri, destinato esclusivamente a favore dei comuni della Val d’Agri, è stata utilizzata per tutt’altri scopi. Dai calcoli della Magistratura Contabile si tratta di 50 milioni di euro anche se, evidentemente, il dato si riferisce all’ ultima annualità di bilancio consuntivo. Sia chiaro: non abbiamo mai pensato che le royalties del petrolio dovessero essere utilizzate interamente per le necessità di sviluppo ed occupazione, le infrastrutture e i servizi socio-sanitari della Val d’Agri ma almeno le risorse transitate nel P.O. Val d’Agri non avrebbero dovuto essere dirottate per coprire buchi del bilancio regionale e quindi specifici capitoli di spesa.

Non è casuale che abbiamo coniato, sempre da anni, il termine “bancomat” per intendere l’uso disinvolto delle royalties da parte di tutte le Giunte Regionali (non solo l’attuale presieduta da Pittella). Pensiamo che adesso il Governo Regionale, le forze politiche di maggioranza e di opposizione debbano cogliere la “lezione” della Corte di Conti improntata sull’attuazione corretta di norme di contabilità e spesa della pubblica amministrazione e mettere fine a quella che non è solo un caso di “alterazione del sistema finanziario regionale”, così come definito dall’organismo della magistratura.

Per noi, al di là dei rilievi giuridici della Magistratura, ci sono quelli di altra natura che si riferiscono al diritto delle comunità valligiane al “risarcimento” per l’alto prezzo che pagano quotidianamente per l’estrazione-produzione degli idrocarburi e al riconoscimento del valore economico e strategico delle stesse fonti energetiche. Siamo in attesa di verificare quali correttivi intende introdurre la Giunta regionale nell’immediato per rispondere ai rilievi del consuntivo 2015, con le successive manovre finanziarie che si appresta a varare e con la rimodulazione del fondo ex card carburanti.

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